Camminavo in silenzio, meditando, nel folto dei boschi che tanto amavo, e mi sentivo come uno straniero. Vicino a me, ombre di vecchiaia e luci di solitudine. Le querce, figlie dei monti, mi sussurravano parole antiche, e piccoli fiori ascoltavano. Nella quiete, la melodia di una sorgente, e l'odore di muschi sfiorati da una placida luce. Raggi di sole sulle ombre creavano la tua immagine, colorandola di nostalgia. Da un vento amico, un preludio di Chopin, e una voce lontana mi chiamava.
Ricordi quando sotto la luna, nel deserto, ti raccontavo del mio piccolo borgo lontano, nascosto tra i verdi pendii del dolce appennino? Di notte, le ombre si spengono, e ti sogno assieme a una bambina che ti sorride e cerca la mia mano.
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