Su quel crinale sono rimasti cumuli di sassi e case in rovina. Da tempo le sorgenti non hanno più acqua, le piante agonizzano, nelle siepi disadorne non ci sono più nidi, di notte non cantano più gli usignoli. Quei pochi fiori che tentano di vivere tra le erbacce ingiallite hanno colori spenti e tristi.
In un angolo minuscolo crescono viole e primule che attendono il vento per sorridere al cielo: è una tomba di madre.
Se ne andò per sempre a primavera.
(La foto è tratta da: http://www.sanmarcoargentano.it/guest/casino_laregina.jpg)
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