Sulle colline di Santo Stefano Belbo, tra le ombre riposano le luci della malinconia e lo sguardo azzurro del cielo. Nelle stoppie, qua e là, rimane sempre, sui fili d'erba verde, qualche foglia gialla che il vento ha trascinato dai vigneti. Al tramonto, i fiori mandano al cielo l'ultimo sorriso e, lentamente, si addormentato e sognano, mentre il Belbo scorre lento. Quando il buio è profondo, fra le stoppie cammina adagio un fantasma. È Cesare Pavese che ricorda.
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