Il sole d'estate riposava su quelle mura di sassi cadenti, e ascoltava le voci dei silenzi nascosti tra le ombre. Profumo di erbe incolte e, qua e là, qualche fiore solitario. Seminascosto, lo sguardo misterioso di un gatto mi fissava. La memoria generava sofferenza e sogno. Una zona d'ombra attirava tra quelle pietre la mia attenzione. Nell'angolo più buio, il tuo volto scolpito come nelle facciate delle cattedrali. Capivo che non avrei mai potuto tenerti per mano.
(L'immagine è tratta da: https://geograficamente.wordpress.com/2015/07/26/paesi-dimenticati-quale-destino-proposte-di-ritorno-alla-vita-dei-luoghi-abbandonati-con-aree-metropolitane-in-ogni-territorio-con-la-concessione-gratuita-di-edifici-a-immigrati-ritorn/)
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