Ricordo giorni di primavera, quando il sole respirava il profumo dei fiori. Da bambino sognavo e giocavo con i loro colori, e ascoltavo i canti e le melodie dei boschi. Da adulto, qualche frettoloso bacio mentre il treno fischiava la partenza, e la nostalgia di una casa. A novembre, in un malinconico giorno di novembre, sono tornato lassù. Non mi conosce più nessuno, sono come uno straniero. Un'improvvisa folata di vento m'investe, portando i ricordi dell'infanzia. E veloce se ne va.
Entro nella vecchia osteria. Seduti a un tavolo, contadini e boscaioli raccontano di un fantasma che, insieme a un lupo, di notte entra in quel rudere di casa nascosto nella boscaglia. Ascolto, mi avvicino, nessuno si accorge di me. Finalmente capisco che quel fantasma sono io.
(La foto è tratta da: http://www.millenuvole.org/Natura/Colori-della-natura-in-autunno-fotografie)
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