Mentre tornavamo alla cascina, tra le ultime, quiete luci del tramonto qualche pennellata di Monet. Prima di coricarci, l'ultimo sguardo alle colline buie e silenziose, e si udiva il racconto del Belbo che scorreva lento. Forse aveva ragione un poeta di cui ora mi sfugge il nome, un poeta che scriveva: "È il paese che, se lo lasci, non puoi più tornare". Dimenticavo: sotto i tetti della cascina, di notte, mi parlavano le rondini.
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