Sopra di me, un cielo azzurro di mistica luce, e lo sguardo di una nube alta. Solitario, vagavo e meditavo nella quiete della selva, e le ombre silenziose catturavano i miei pensieri. Il mio passo era lento, incerto e pesante. Cercavo di non disturbare gli ospiti della selva. Sui fiori aleggiavano le farfalle, canti di uccelli e melodie dalle sorgenti.
Ero tornato in quei luoghi per ritrovare gli elfi, le fate e gli gnomi che, da bambino, erano stati miei amici e compagni di gioco. Quanto tempo era passato! Mi accorgevo che si erano nascosti e mi guardavano. Certamente pensavano che ormai appartenevo a un mondo senz'anima. A volte, ritengo di aver peccato nel cercarli.
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