Era tornato nel suo piccolo borgo, nascosto sotto la curva di un monte. Era arrivato da una terra lontana e silenziosa, dove gli orizzonti si confondono col cielo, e non era solo. Teneva per mano una donna con lunghi capelli neri, e con occhi profondi e misteriosi, che chiamava angelo; e, per i pochi rimasti nel borgo, lei era invece la rondine. Un giorno d'estate, mentre il tramonto spegneva le luci, e nelle ombre dei boschi si addormentavano i fiori, una nube azzurra la rapì. Da allora, nel paese raccontano che lassù, di notte, si sente una voce che ripete: "Non tornare, non mi troveresti".
I pochi vecchi rimasti nel borgo, a primavera, attendono la rondine.
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