Quella notte sedevi accanto a me nel deserto. In quell'immensa cattedrale di silenzi e di misteri, mi dicevi: "Le stelle ci sono vicine. Mi raccomando, non toccarle. Solo qui possono riposare, ascoltare e raccontare". Un attimo di silenzio e con lo sguardo materno continuavi: "Sei venuto da lontano, cosa cerchi? Ti vedo confuso, e forse non lo sai. Ma questa notte ti addormenterai cullato dalle stelle. Sognerai di essere ritornato bambino tra le tue montagne. Vedrai e conoscerai chi ti darà baci e carezze a te sconosciute. Però non devi piangere, altrimenti piangerebbero le stelle".
Anche lassù, a Casa del Monte, le stelle sono vicine. Spesso le guardo e torno bambino, e tu, bambina, mi tieni per mano.
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