Lassù, ad aspettare non c'è più nessuno, e da lontano il pianto di una campana. Tra i ruderi della nostra casa, qua e là cresce qualche fiore colorato da malinconia. Le nuvole della sera si fermano e versano lacrime in una misteriosa sorgente, e se ne vanno oltre la cima. Quel pezzo di cielo, che era tutto tuo, è rimasto come allora, e ti cerca. Di notte, il silenzio ascolta le note e il canto profondo di una gitana, che il vento porta da lontano, e l'eco sale verso le stelle che vogliono ascoltare.
Tu sei quel ricordo che riempie il tempo che va. Sui pendii di Casa del Monte sono esiliati gli dèi.
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