Si apriva una porta del cielo. Ti facevi condurre da due angeli in quella selva ombrosa, dove ancora vivono i nostri ricordi. Nel silenzio maestoso, ascoltavi l'eco di parole, parole di felicità terrena. Mentre risalivi sorridevi assieme agli angeli, e il vento cullava la tua ombra. Questo è soltanto un sogno, fatto una notte nel deserto vuoto.
All'alba, la marcia faticosa con quel ricordo era più lieve. Sulla sabbia non rimanevano tracce.
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