Era un giorno d'autunno. Un giorno d'autunno lassù nel gelido nord. Dal cielo grigio scendeva pioggia scura: per me, il giorno del pianto. L'ombra di luce, che da sempre m'accompagnava, era scomparsa. Semi-nascosto da un indifferente cipresso, osservavo uomini spostare qualche zolla di terra nera. La pioggerellina maligna e continua inzuppava il sudario ormai chiuso. Dal vicino e selvaggio lago, un malinconico canto del cigno nero ricordava cieli lontani ed echi di morte.
Tornerò a trovarti quando non ci sarà folla e il cielo sarà chiaro. E dal lago un violoncello, insieme al cigno nero, intonerà un sonetto d'amore.
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