Un piccolo borgo: case di sasso, un prato. Fiori di campo nella maestà, e il quadro di una Madonna dagli occhi benevoli. Nel giorno, rumore di birocci trainati da animali stanchi e rassegnati. Bambini che correvano nell'aia, mentre i contadini lavoravano sotto il sole senza lamentarsi.
Di sera, seduti su tronchi di quercia, tutti cantavano. Poi arrivava la buona notte. Alle porte nessun catenaccio. Che ne sarà di quel bambino, seduto in un angolo del portico, sempre in compagnia d'un gattino bianco e nero? Le scure creste segnavano i confini di questo piccolo mondo, al di fuori del quale tutto era estraneo.
Io sono uno dei pochi a saper ricordare.
(L'immagine è tratta da: http://www.montagna.tv/cms/wp-content/gallery/osteria-della-tensa/Il%20borgo.jpg)
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