Nei pendii e sui miei sentieri perduti, raggi di luce e la gioiosa melodia degli uccelli. Qua e là, anemoni selvatici di montagna e profumi di bosco e di muschio.
Da una sorgente, seminascosta da felci e verdi erbe, scorreva un ricordo accompagnato dalle note di Händel. Il cielo era colorato d'azzurro e, tra le ali celesti d'un angelo, mi appariva lo sguardo di Aisha.
Solo io conosco un luogo dove crescono piccoli fiori senza nome, che non muoiono mai e profumano di cielo. Il loro nome lo conosce soltanto un angelo. Di notte, ne raccoglie qualcuno da portare in cielo dove tutti attendono.
Questa sera, un soave profumo invadeva la mia camera. Incredulo, sul mio comodino, uno di quei fiorellini nascosti senza nome. Sei tu, Aisha, quell'angelo che raccoglie i fiorellini nascosti senza nome? Hai detto al cielo che me ne avresti portato uno?
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