Spesso piango al tuo ricordo. In un giorno di sole ero tornato lassù, a Casa del Monte. La dimora in cui avrei voluto portarti era un cumulo di macerie e di travi affumicate, e le foglie dell'autunno, inumidite dalle nebbie, vi trovavano rifugio. La luce della malinconia era macchiata da visioni di un lontano dolore. Salivo su una radura conosciuta da pochi, e che un tempo fu una celeste dimora degli dèi e di fantastiche leggende. Intorno a me fiori azzurri e gialli cercavano il volto del cielo, e il triste mondo degli uomini era lontano.
Al ritorno, tra le ombre del sentiero silenzioso, una voce. Eri tu che mi chiamavi?
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