C'è un borgo solitario e silenzioso, che chiamano "I boschi", sotto la curva di un monte, dove riposa l'azzurro del cielo. È un borgo che da tempo tace, ma non dimentica nulla. Mi aspetta nelle sere d'autunno, che preparano la notte ai sogni e colorano la tristezza. La nebbia di mezzanotte entra e fruga in quella casa vuota per trovare le lacrime da consegnare al cielo, e in quel momento la luce mi cerca. Nel borgo, di giorno, è rimasta l'eco di una campana.
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