Ero seduto sul portico in una notte d'estate, e le stelle posavano lo sguardo silenzioso sulle montagne. Una stella si avvicinò fissandomi: chiusi gli occhi e ricordai uomini che, di notte, camminavano lenti e con passo sicuro nello sterminato deserto, ombre che piangevano dentro alla ricerca di una luce ignota. Ma le stelle, nella solitudine, conoscevano i loro sogni. Buone e generose si avvicinavano, quasi si lasciavano toccare, e raccontavano a ognuno di loro storie e leggende gradite.
L'alba cancellava l'orizzonte, e arrivavano i rumori della morte.
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