Era d'estate, l'estate del nord, quieta e misteriosa, dalla luce velata. Sul lago un cigno nero mi osservava. Le mura del castello si specchiavano in quelle acque chiare, ricordando gioie e sofferenze. Un timido vento mi portava l'immagine di occhi selvaggi e azzurri, mentre, da lontano, si avvertiva un suono di campane. Ed erano lacrime.
Nessun commento:
Posta un commento