Lei era bella, e di nome Aisha. I suoi occhi neri brillavano di luci misteriose. In una lontana notte, fissandomi, con voce flebile disse: "Antonio, lo sai perché le stelle sono tristi? Sanno che domani tornerai sul tuo verde appennino. Ti prego, fermati e stringimi forte la mano. Solo qui puoi ascoltare le parole degli angeli. Mi raccomando, non dimenticarle mai. Assieme al nostro angelo bruno, rivedremo la tua ombra mentre cammina con i tuoi compagni nel deserto". Una stella solitaria non si rassegna alla nostra assenza, e qualche volta piange. Lei era bella, di nome Aisha e figlia del deserto.

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