Era un silenzioso giorno d'autunno. Una pallida nebbia illuminava visioni di ricordi lontani. Nel sentiero, una processione di foglie stanche attendeva il vento e le brine. Alle rondini, prima di partire, avevo chiesto di non raccontarti la mia tristezza.
La luce della solitudine è come un orologio che accompagna il tempo dei miei giorni. Il mondo non mi appartiene e io ascolto le parole del silenzio. Posso attraversare qualunque frontiera e nessuno può fermarmi.
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