Ero straniero in quel paese lontano. Una tragica notte, in un luogo senza nome, mi prendesti per mano con lo sguardo di una madre.
Sotto i tetti pericolanti della mia vecchia casa, a primavera, tornano e nidificano le rondini. Raccontano che, vecchia e stanca come me, di notte torni sulla sabbia scura del deserto e attendi quella stella solitaria che ti parlerà di me.
Quando il tramonto abbandona il profilo della montagna e l'orizzonte si colora di sfumature tristi anch'io, vecchio e stanco, ti cerco, e di notte sogno il pianto di una bambina.
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