Solitudine, compagna e amica mia. In questo giorno di fine novembre camminiamo nella nuda selva. Tu sai perché mi hai portato fin quassù! È un luogo senza nome. I monti sono velati di nebbia, e i tramonti hanno macchie di luci morenti. Ho paura a ricordare, ma non voglio dimenticare.
Solitudine, compagna mia. Tu che conosci la mia vita raccontami di Aisha e della bambina. Io so che vivi anche con loro. Portale quassù a novembre. Qua e là rimane sempre qualche pallida viola colorata di nostalgia. La nebbia sta diventando fitta. Mi accorgo che ero solo e stavo sognando. Torno nella grande pianura, dove le foglie morte hanno paura del vento e i fiumi scorrono lenti.
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