Salivamo lassù, dove lo sguardo non conosce confini, e i tuoi occhi si confondevano con l'azzurro del cielo. Seduti sui rami, gli angeli ci salutavano al suono d'invisibili violoncelli, e, in fondo alle scarpate, sorridevano delicati fiori alla ricerca del sole. Un vento, un malinconico vento, ascoltava i nostri sogni e li portava lontano. Nella radura, l'icona della Madonna col bambino era sbilenca, con lo sguardo triste; vicino, erano nati gigli bianchi e profumati, bagnati da un sottile rigagnolo color cristallo.
Oggi, in un giorno di sole, con passo lento e pesante, capelli radi e d'argento, sono salito fin lassù per sentirmi ancora in vita. Regnava un silenzio strano e misterioso. Ho gridato un nome, ma l'eco non ha risposto. Mentre scendevo, i sassi del sentiero raccontavano d i te.
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