Nel lungo inverno, lo spesso manto della neve sarà macchiato da ombre lugubri e spettrali. Il vento gelido, che arriverà dal nord, ti porterà l'urlo soffocato di una voce disperata che pronuncia il tuo nome. Solo le fredde stelle e la luna ti faranno compagnia. Dalla chiesa vicina, ogni tanto sentirai quel cupo tocco di campana che accompagna chi sprofonda dove non vi è ritorno.
In un lago lontano e sconosciuto, protetto da fitte pinete e rocce scoscese, a primavera il cigno nero non intonerà il canto d'amore: sta morendo di malinconia, perché il freddo è già arrivato e non ci rivedrà più.
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