Ricordo un vecchio. Si fermava a lungo su un sentiero silenzioso e solitario. Mi incuriosiva, ed era facile spiarlo tra la fitta vegetazione. Un giorno riuscii a parlargli, mentre nel cielo passavano veloci ombre di nubi. Il suo sguardo era profondo e assorto, e rispose garbatamente alle mie domande. Ricordo che disse:"Ha notato, signore, com'è tetro e disperato questo mondo? Mi lasci ascoltare la voce della solitudine, mentre il cielo mi guarda".
Non riuscii a scoprirne il nome né la provenienza. Però mi accorsi che era un gran signore.
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