Il suono della campana ritmava i tempi di lavoro di quel casolare abbarbicato su un costone e chiamato Casa del Monte. Lì castagneti e boschi la fanno ancora da padroni, nonostante l'inesorabile trascorrere del tempo. Quasi tutti se ne andarono, compreso io.
Anni fa incontrai lassù i miei fraterni amici Mario e Giuseppe. A loro chiesi notizie di altre persone, ma seppero dirmi ben poco. Intanto, mentre eravamo insieme, dal paese il campanile scandiva le ore: i rintocchi sembravano tristi e ci ricordavano coloro che riposavano altrove.
Ora ho la certezza che il mio cuore è rimasto e rimane sempre a Casa del Monte, insieme al cuore di tutti quelli che se ne andarono per non tornare.
(La foto è tratta da: http://www.preboggion.it/Appennino_Ligure.htm)
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