Antica e ferita quercia, il vento ti fa sussurrare: comprendo il tuo linguaggio, non dirle che mi hai visto. Solitari e placidi castagni, da tempo mi aspettavate: non ditele che sono tornato a trovarvi. Nell'aia deserta c'è ancora la sbilenca panca: non ditele che mi sono seduto per ricordare.
2 commenti:
Belli, concisi, ma profondi questi tuoi "pensieri infiniti"!
Li leggo sempre e non trovo parole da commentarli perché li ... rovinerei!
Buona pasquestta!!!
Grazie per gli auguri, ricambio con gioia!
Puoi commentare tutto quello che vuoi,invece, perché non rovineresti niente.
Saluti.
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