martedì 7 aprile 2009

La panca

Antica e ferita quercia, il vento ti fa sussurrare: comprendo il tuo linguaggio, non dirle che mi hai visto. Solitari e placidi castagni, da tempo mi aspettavate: non ditele che sono tornato a trovarvi. Nell'aia deserta c'è ancora la sbilenca panca: non ditele che mi sono seduto per ricordare.

2 commenti:

Sergio ha detto...

Belli, concisi, ma profondi questi tuoi "pensieri infiniti"!
Li leggo sempre e non trovo parole da commentarli perché li ... rovinerei!

Buona pasquestta!!!

Luigi ha detto...

Grazie per gli auguri, ricambio con gioia!

Puoi commentare tutto quello che vuoi,invece, perché non rovineresti niente.

Saluti.