Era un pomeriggio caldo e afoso. Seduto sul divano, mi abbandonavo a pensieri tristi: la giornata era pessima. Allora mi addormentai.
Improvvisamente mi ritrovai in un luogo incantato: cieli azzurri, verdi foreste, laghi, acque limpide, e una splendida montagna innevata. Impossibile descrivere tanta bellezza.
A un certo punto, giunse una fanciulla, che mi prese per mano e m'indicò le meraviglie tutt'intorno. Io le chiesi chi fosse e lei rispose di essere una valkiria. Le domandai allora: "Posso darti un nome?". Mi fece un cenno positivo e io dissi: "Ti chiamerò Annabel".
Sempre tenendomi per mano, Annabel mi condusse sulla montagna innevata. Qui udii musiche celestiali, vidi passeggiare poeti, artisti, musicisti. Mi sembrò di essere giunto in paradiso. Ma, purtroppo, inaspettatamente mi svegliai ripiombando nella mia grigia realtà.
Quando passeggio lungo i viali della città, talvolta chiudo gli occhi e allargo le mani sperando di veder comparire Annabel, e di essere condotto ancora una volta sulla montagna incantata.
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